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Il Falò, in Friuli anche Pignarul.

Dalle nostre parti la notte del 5 gennaio si usa bruciare una catasta di legna.

Pare derivi da una tradizione Pre Cristiana. Si bruciava il passato, infatti ancora viene bruciato un fantoccio, " La vecja" che rappresenta per l'appunto il vecchio, l'anno appena trascorso.

Inoltre la direzione del fumo indica se l'anno a venire sarà buono o no.

Si dice che se il fumo va a monte"dove il sole tramonta"  si dovrà prendere il sacco ed andare per il mondo, in buona sostanza emigrare. Se invece il fumo và al mare "dove il sole sorge" si potrà andare al mercato, in pratica si potrà vendere il raccolto, segno di un'ottima annata.

L'occasione e ottima per riunirsi e stare in compagnia. Si inizia fin dal mattino con la preparazione della pira, che va avanti tra spuntini e aperitivi fino all'ora di pranzo.

Di solito il menù consiste in un Minestrone o Zuppa di Cipolla Rossa di Cavasso e prosegue con Brovada e Muset. 

Verso le 20.30 si accende il Falò, previa benedizione da parte del Parroco. 

Tra chiacchiere, previsioni sul nuovo anno, e bilanci su quello appena finito, si va avanti fino a notte inoltrata, accompagnando il tutto con assaggi di dolci, frutta sotto spirito e vin brulè.

BROVADA

La Brovada sono rape bianche che vengono ricoperte da vinaccia e lasciate a fermentare per circa 40 60 giorni.

La Brovada nasceva dall'esigenza di conservare le rape per l'inverno.

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MUSET

Il muset è un'insaccato di carni di maiale, simile al cotechino, ma a differenza di quest'ultimo vengono utilizzate carni meno nobili tra cui lardo e carni del muso, da cui ne deriva il nome.

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